E LA GUERRA CIVILE FRA GLI SPAGNOLI
Pizarro invia Almagro a Quito, poi, dopo aver mandato in avanscoperta il fratello Gonzalo, si reca sulla costa dove il 18 gennaio del 1535 fonda la città De los Reyes (Lima) eni pressi della foce del fiume Rimac.
Nel frattempo il re di Spagna aveva diviso il Tahuantinsuyo in due governatori: quello di Nueva Castilla con a capo Pizarro e cquello di Nueva Toledo con a capo Almagro. Nei primi giorni del 1537 Almagro arriva ad Arequipa e reclama il possesso di Cuzco che non appartiene ai suoi territori. Pizarro, seguendo una politica di apparente continuità, nomina Manco Inca successore di Atahualpa, tenendolo praticamente prigioniero a Cuzco dove governano Juan e Hernando Pizarro. Manco Inca riesce a fuggire e do il via alla ribellione, assediando Cuzco, impossessandosi della fortezza di Sacsahuaman.
La ribellione assume carattere nazionale e i rinforzi inviati da Lima vengono annientati, ma alla fine la fortezza viene espugnata, con la morte di Juan Pizarro, e Manco Inca fugge prima a Yucay poi a Vilcabamba quasi nella selva amazzonica. Almagro entra a Cuzco nel momento in cui viene sconfitto Manco Inca, imprigiona Hernando e Gonzalo Pizarro dando inizio alla guerra civile. Si dirige sulla costa, fonda la città di Chincha, si incontra con Francisco Pizarro per stabilire una tregua in attesa dell’arrivo degli inviati del re, poi rientra a Cuzco, dove nel frattempo Hernando è riuscito a fuggire e lo affronta nella battaglia di Las Salina. Almagro viene sconfitto, arrestato, condannato a morte e garrotato l’8 luglio del 1538.
Gli almagristi si vendicano e uccidono Farncisco Pizarro a Lima in un’imboscata il 26 luglio del 1541.
La guerra civile prosegue con l’intervento di vari inviati del Re di Spagna e con alterne vicende di guerre e massacri, sino al 1548, anno della “pacificazione” operata da Pedro de la Gasca.
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