Il Perù si estende, da nord a sud, partendo esattamente a 0°01’48” di latitudine sud, per giungere sino al 18°21’03” di latitudine sud, da est a ovest dalla confluenza del fiume Heath con il fiume Madre de Dios a 68°39’27” di longitudine ovest sino a Punta Balcon, nei pressi di Piura, a 81°19’34” di longitudine ovest.
Confina a nord con l’Ecuador (1.520 km di confine) e la Colombia (1.500 km di confine), a est con il Brasile (2.820 km) e la Bolivia (1.050 km), a sud con il Cile (170 km) e a ovest con l’oceano Pacifico, con una linea di costa di 3.079 km.
La sua estensione, pari a 1.285.216 km2 (più di 4 volte l’Italia), lo pone al quarto posto per ampiezza tra i paesi dell’America Latina, dopo Brasile, Argentina e Messico. Inoltre il mar Peruviano, grazie a particolari accordi internazionali, si estende per 200 miglia adiacenti la costa, raggiungendo la superficie di circa 620.000 km2.
La configurazione fisica del paese è estremamente varia, frutto di complessi fenomeni di erosione, processi tettonici, vulcanismo, differenze climatiche anomale e molto accentuate. Molti sostengono, con ragione, che la dimensione geografica del Perù, il suo sviluppo paesaggistico, le differenze fisiche e culturali, hanno un andamento più verticale che orizzontale, nel senso che seguono più l’alternarsi di pianure, deserti, valli, cime, picchi, vulcani, montagne, che non le differenze tra est e ovest o tra nord e sud.
Per questa ragione si divide il paese in tre zone, con al loro interno ulteriori specificazioni, seguendo l’andamento orografico. Queste tre zone sono: la costa, la sierra e la selva. A ricordare la grande varietà e spesso l’unicità di numerose aree del paese, va sottolineato che molte delle zone geografiche protette dall’ Unesco si trovano proprio in Perù.
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