Gli spagnoli arrivano per la prima volta sulle coste occidentali dell’America del sud, proveniente da Panama, il 14 novembre del 1524, con una nave e 112 uomini, dopo un tentativo, fallito, effettuato nel 1522 da Pascual de Andagoya.
Il loro capo, don Francisco Pizarro, nato nel 1468 a Trujillo de Estremadura in Spagna, già dal 1504 risiede a Santo Domingo dove viene utilizzato quale soldato di ventura in numerose spedizioni sulla costa del Venezuela e della Colombia. Qui si distingue per la ferocia e le repressioni e viene nominato capitano dai governatori spagnoli del Caribe. Partecipa poi alla fondazione di Panama divenendone uno degli abitanti più ricchi.
Nel 1522 si associa con Diego de Almagro e il chierico Hermando di Luque per intraprendere la conquista del Perù, di cui si parla come del mitico regno dell’oro.
La prima spedizione arriva solo in Colombia e Pizarro si ferma a Chochama in attesa dei rinforzi di Almagro per poi iniziare, nell’ottobre del 1526 il secondo viaggio che lo porterà nel giro di un anno e mezzo fino alle foci del fiume Santa. E’ in questo viaggio che la banda di Pizarro raccoglie informazioni sulla reale esistenza degli Incas, sui dissidi interni, sulla guerra civile, sulle immani ricchezze accumulate, sulle debolezze militari e logistiche. Saputo quanto voleva, ritorna per preparare il terzo e decisivo viaggio.
La spedizione, composta da meno di 200 uomini e tre vascelli, lascia Panama all’inizio del 1531 e all’inizio del 1532 approda a Tumbes, poi si sposta a San Miguel dove fonda il primo avamposto spagnolo (San Miguel de Piura).
Raccolte informazioni sulla guerra fratricida tra Atahualpa e Huascar si muove praticamente indisturbata vero Cajamarca dove arriva il 15 novembre. Le spie informano Pizarro e Almagro che l’Inca è nei suoi bagni; Pizarro riesce subdolamente a farlo venire a colloqui nella piazza centrale e qui lo fa arrestare.
Atahualpa cerca di ottenere la libertà pagando un riscatto ingentissimo, ovviamente in oro, ma una volta ottenutolo, temendo una ribellione, gli avventurieri condannano a morte l’Inca e lo garrotano (strangolamento) il 26 luglio.
Un anno dopo, l’11 agosto del 1534, Pizarro marcia su Cuzco seguendo il cammino di Guainacapa e giunge nella città del sole il 15 novembre dello stesso anno dopo aver rapinato e massacrato tutti quelli che incontra sul suo passaggio.
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