martedì 15 marzo 2011

La Civilizzazione Tiahuanaco-Huari


LA CIVILIZZAZIONE

TIAHUANACO-HUARI


Ai tempi degli Olmechi e dei Maya in Messico, dell’Impero Romano d’Occidente, dell’Impero Bizantino, del regno di Nubia, dell’Impero Gupta e della confederazione degli stati cinesi, tra il 700 e il 1200 d.c. sull’alta sierra peruviana e boliviana si sviluppa una delle ultime civilizzazioni preincaiche, quella Tiahuanaco-Huari, che si espanderà rapidamente sino a comprendere Ayacucho, sulla sierra centrale, e Pachacamac sulla costa.

L’origine di questa civilizzazione, chiamata anche pan-peruviana, si trova nella città di Tiahuanaco (oggi in Bolivia) circa 21 km a sud del lago Titicaca a un’altitudine di 3.650 m. Per la prima volta l’espansione di una nuova egemonia culturale è caratterizzata dal primato economico, che viene messo in relazione di causa-effetto con le divinità, all’insegna del motto “il prestigio degli dei dipende dal successo economico dei popoli che li venerano”.

Il ceto dirigente di Tiahuanaco è in grado di controllare perfettamente il regime pluviale nei periodi di semina, rincalzo e raccolto dei prodotti agricoli. Per quanto riguarda l’allevamento, sono i primi produttori su larga scala di charqui, carne secca a lunga conservazione, sia per il consumo interno che per l’esportazione nei territori adiacenti. I commercianti trafficano in bronzo, turchesi, lana, patate e quinoa.

Sul piano politico i governanti tiahuanatechi conducono una politica di annessione anch’essa basata sulla complementarietà economica, cercando di ottenere prodotti agricoli che non crescono sull’altopiano.

Il dominio della cultura Tiahuanaco, mediato e arricchito da Huari, dura circa 400 anni e implica due importanti novità. La prima è quella di una religione che sembra aver trovato la sua fonte principale in un dio unico, la seconda è quella della spinta all’urbanizzazione, alla costruzione di città vaste e complesse, con approvvigionamento d’acqua, cinte fortificate, templi, fortezze, mercati, statue, monoliti.

Huari, un vastissimo agglomerato urbano nei pressi di Ayacucho, sulla sierra centrale, per la prima volta diviso in quartieri per appartenenza professionale, subisce la cultura di Tiahuanaco, ma anche quella Nazca, interpretandole però a suo modo. Al contrario di Tiahuanaco, cresciuta come centro cerimoniale e culturale, sviluppa un’èlite politica e amministrativa e un consistente ceto artigianale, legato più ai servizi che alla produzione di beni alimentari.
Al suo apogeo, intorno al 1.000-1.100 d.c. anche questa civilizzazione subisce un improvviso tracollo, simile a quello di Chavin e forse per le stesse ragioni, ovvero il riaffiorare di tendenze centrifughe e di regionalismi mai sopiti.

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