LA CULTURA MOCHICA
E’ opportuno ricordare sempre che le culture preincaiche, sono oggetto di ricerca, di escavazione, di studio, solo da pochi decenni e che proprio in questi ultimi anni, mesi, giorni, avvengono scoperte paragonabili per importanza, nel contesto locale, a quelle delle tombe egiziane o di Ebla o di Troia. Inoltre non va mai dimenticato che l’assenza di qualsiasi forma di scrittura rende tutte le interpretazioni complesse e problematiche.
La cultura Mochica o Moche ha la sua localizzazione principalmente nella valle del fiume omonimo con la costruzione della Huaca del Sol y de la Luna e si estende sulla costa nord del paese nelle valli di Lambayeque, La Libertad e Ancasgh-Santa, sino a penetrare verso la sierra di Cajamarca e Ancash.
La sua principale caratteristica, oltre alla costruzione di grandi templi, è la produzione di ceramica, soprattutto di vasi di squisita fattura e colorazioni bi-cromatiche rosse e bianche, ispirati a soggetti antropomorfi o zoomorfi, a scene erotiche, all’illustrazione di arti e mestieri.
Un vero e proprio dizionario illustrato, creato dalle mani di grandi artisti, che dimostra, anche sul piano tecnologico, un perfetto controllo della ossidazione nella fase di cottura, nell’impasto di argilla fine e nelle tecniche espressive.
Altre grandi realizzazioni della cultura Mochica sono state quelle applicate in campo agricolo. Prima fra tutte l’irrigazione con grandi opere idrauliche come l’acquedotto nella valle di Chicama, lungo 1.400 m e lato 15, o il canale di La Cumbre, utilizzato ancora oggi. Le principali colture agricole erano il mais, i fagioli, la manioca, il peperoncino, l’arachide e veniva utilizzato il guano delle isole come fertilizzante.
Anche la pesca ebbe un ruolo importante nell’alimentazione e i Mochicos, per praticarla, usavano i famosi caballitos de totora (piccole imbarcazioni di tifa, una canna palustre, utilizzata ancora oggi) e le reti di filato di cotone. La stratificazione sociale era molto accentuata.
La scoperta nel 1988 della tomba intatta del “Senor de Sipan”, all’epoca la scoperta più importante dell’archeologia nazionale, non ha fatto che aumentare enormemente l’interesse per la cultura mochica.
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