lunedì 21 febbraio 2011

Il Sistema Idrografico


IL SISTEMA IDROGRAFICO


Proprio per le sue caratteristiche inconsuete è opportuno descrivere brevemente il sistema idrografico del Perù che si articola in tre versanti: Pacifico, Amazzonico e del Titicaca.

Il versante Pacifico, con corsi d’acqua di tipo torrentizio legati alle precipitazioni stagionali, molto brevi (il più lungo il Tambo, raggiunge i 535 km) è povero di acque, ma le valli che forma sono densamente abitate grazie anche all’esteso sistema di irrigazione.

Il versante amazzonico è, al contrario, ricchissimo di acque ed è contraddistinto da grandi fiumi che hanno origine dai ghiacciai o dalle sorgenti della Cordigliera Occidentale o da quella di Carabaya e si arricchiscono via via delle piogge e degli affluenti minori di origine pluviale.

Questi fiumi, vere e proprie vie d’acqua che sfociano tutte nel sistema del Rio delle Amazzoni, per arrivare sino all’oceano Atlantico, trasportano immense quantità di limo e di fango, di foglie e tronchi, sono ricchi di pesci e servono come unico possibile collegamento per migliaia di chilometri nella selva. I principali fiumi che nascono in Perù e nei quali confluiscono centinaia di affluenti, sono il Maranon, l’Huallaga, l’Ucayalli e l’Amazonas.

La conca costituita dal lago Titicaca sull’altopiano di Collao a quasi 4.000 m d’altezza riceve l’acqua di fiumi che scendono dai ghiacciai dei monti circostanti, sono l’Huancanè dal ghiacciaio Oquecruz, il Ramis dal Ninacuyo, il Coata dal Quilca, il Llava dal Condoriquena. L’unico emissario, il Desaguadero, sbocca nel lago Poopò in Bolivia.

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